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Il progetto mirava al rinnovamento di un appartamento situato nel centro storico di Cesena, parte di un immobile di prestigio sottoposto a vincolo dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. L’intrinseco valore storico ed architettonico dell’immobile evidenzia da subito la complessità di un intervento il cui fine è quello di restituire alla committenza ambienti ariosi e moderni, pur nel rispetto dei limiti imposti dalla normativa e dal contesto storico in cui si inserisce.
L’appartamento si articola su due livelli, collegati da una nuova scala che sostituisce integralmente la preesistente. La scala diventa quindi l’unico elemento architettonico ex novo, libero nella sua progettazione di assumere un linguaggio proprio e dirompente, di lasciare entrare a gamba tesa un vigoroso spirito di innovazione e rinnovamento.
Protagonista non a caso di questo accattivante interno, la scala è stata concepita come una scultura, un avvicendarsi di superfici taglienti e in continua tensione, fulcro dell’avvicendarsi degli spazi. La sua plasticità è enfatizzata dalle superfici di specchi dorati che rivestono il parapetto, catturando costantemente gli sguardi e lasciandosi percepire come un essere vivente in costante movimento grazie al gioco di riflessi e di luci. La doppia altezza della porzione di soggiorno che costituisce la sua base di partenza non fa che esaltarne le caratteristiche descritte, unitamente al fatto che entrando nell’appartamento è il primo ospite ad accoglierci e a darci sentore del carattere forte e definito di tutti gli altri ambienti.
Il pavimento in doghe di legno e il bianco imperante delle superfici (pareti e arredi) costituiscono lo sfondo e il leit motiv dell’intera abitazione. Sono i materiali dominanti che accolgono appena entrati e accompagnano nell’avvicendarsi degli spazi.
Non meraviglia quindi trovarli nella cucina, lo spazio immediatamente adiacente al soggiorno, in cui entrando ci accoglie di nuovo, steso su una parete, il rivestimento in specchio colorato che conferisce alla stanza, non molto alta, un maggior senso di profondità e ampiezza. La penisola in primo piano fronteggia le bianche colonne contenitive retrostanti, le cui ante si susseguono al ritmo cadenzato di elementi verticali a tutta altezza (a volte maniglie a volte semplice elemento decorativo) nascondendo la sola funzionalità dietro l’aspetto di un’elegante boiserie. Le superfici laccate avvolgono il volume dei due ambienti di servizio retrostante, inglobandone le porte di accesso e nascondendone la presenza agli occhi del visitatore.