CABEL Industry
Empoli, Italia
- Architetti
- Massimo Mariani Architetto
- Sede
- Empoli, Italia
- Anno
- 2008 Cliente
Cabel
Progetto
Massimo Mariani
Team
Elda Bellone, Roseda Gentile, Alessandro Mariani, Giovanni Lunardi, Simona Baronti
Appena fuori dalla città di Empoli, l’edificio è sede della Cabel Industry, azienda che si occupa di sistemi informatici per banche. Con una superficie di circa 4500 mq su più piani, il progetto si inserisce all’interno di una piccola zona industriale stabilendo un nuovo rapporto dialettico con il tessuto produttivo locale e con il contesto naturalistico circostante. L’edificio, circondato da una campagna tipicamente toscana, si sviluppa in orizzontale con due piani fuori terra e uno interrato. Sul fronte principale è protetto da una striscia di verde pubblico che corre parallelo alla strada; si accede all’interno mediante passerelle sospese su un ampio scavo, il quale dà luce al piano interrato e crea un vuoto sottostante il livello zero, spazio disegnato per ospitare mostre e installazioni. Di notte quest’area si trasforma in una piscina di luce che stacca l’architettura dal terreno, facendola galleggiare nell’oscurità. All’interno, il piano interrato ospita una tipografia e altri spazi destinati ad iniziative di vario genere; il piano terra è caratterizzato da spazi vetrati di varie tipologie, che vanno dall’open-space a piccole cellule isolate. Il piano primo invece ospita spazi direzionali e di rappresentanza, intervallati da un piccolo patio interno e da una terrazza. Un unico segno risolve sia la forma dell’involucro edilizio che le finestrature, le spaccature degli accessi e la decorazione dei mobili. L’inserimento di elementi vetrati colorati, di giorno produce un cromatismo liquido che pervade gli interni, quasi in bianco e nero, mentre di notte il colore viene proiettato verso l’esterno in modo vivace a sottolineare le bucature, i tagli e le forme. L’edificio è costruito con elementi prefabbricati in calcestruzzo (protetti esternamente da tinteggiatura a smalto) e rivestito, in copertura e sulle testate in alluminio grigio. Su tutta la copertura trovano posto un sistema di pannelli solari fotovoltaici con tecnologia amorfo policristallino, sistemati in modo da non essere visibili; in questo modo l’edificio raggiunge la quasi totale autosufficienza energetica con una produzione di circa 150kW.
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