Villa nel Pioppeto
Scorzè, Italia
- Architetti
- MIDE architetti
- Sede
- Scorzè, Italia
- Anno
- 2019
L'idea progettuale nasce dalla volontà di valorizzare il contesto esistente, riprendendo la tipologia degli edifici tipici della zona agricola, reinterpretandone le peculiarità, riproponendole attraverso una rilettura in chiave contemporanea.
Il lotto d’intervento, lambito da un corso d’acqua, grazie alla sua generosa estensione permette all’abitazione di svilupparsi su un unico piano con copertura a due falde.
Al fine di ridurre l'impatto visivo del nuovo edificio, il progetto prevede un impianto planimetrico a “T”, permettendo il migliore orientamento degli ambienti, dove ciascuno dei tre elementi si caratterizza per una differente destinazione funzionale.
L’intera abitazione è caratterizzata da un profondo rapporto di continuità tra interno ed esterno, garantito dai continui traguardi visivi di cui si piò godere percorrendo i vari ambienti.
L'elevata permeabilità visiva ed i generosi apporti d'illuminazione naturale, caratterizzano tutti gli spazi interni: le grandi aperture vetrate della zona giorno contribuiscono a dilatare ulteriormente lo spazio, in continua mutazione durante le fasi della giornata. Costruire nella campagna veneta significa anche relazionarsi con le tecniche costruttive
impiegate nelle costruzioni rurali tradizionali, attraverso la scelta dei materiali ed al richiamo a forme e suggestioni.
La copertura del corpo principale dell’abitazione è realizzata con travi di legno recuperate dalla demolizione dei solai di antiche ville venete, re-impiegate in un sistema costruttivo contemporaneo.
L'edificio riprende le atmosfere di questi luoghi ed i cromatismi dei campi circostanti.
I materiali e le superfici che compongono il progetto, nascono da un'attenta analisi del luogo:
i muri esterni in calcestruzzo a vista sono caratterizzati da una superficie grezza ottenuta mediante un particolare cassero, che ha impresso come un fossile la trama del tipico canneto che nasce spontaneamente lungo i canali della campagna veneta.
Alcuni elementi agricoli tipici divengono dispositivi di protezione solare, come ad esempio la vegetazione spontanea utilizzata a schermatura del portico, o gli sporti in travetti di legno lungo tutto il perimetro.
Si attualizzano così dei modi di costruire che appartengono alla tradizione, attraverso l’impiego di tecniche contemporanee.
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