Pirelli 35
Milan, Italia
- Architetti
- Park Associati
- Sede
- Via Pirelli 35, Milan, Italia
- Anno
- 2022
- Cliente
- COIMA SGR
- Team
- Michele Rossi, Filippo Pagliani, Elisa Taddei, Giacomo Geroldi, Matteo Arietti, Ismail Seleit, Simone Caimi, Stefano Venegoni (Rendering), Antonio Cavallo (Rendering)
Snøhetta e Park Associati sono i vincitori del concorso internazionale per il recupero del complesso di via Pirelli 35, risalente agli anni 60 del novecento, nel cuore di Milano.
Giunte alla fase finale del concorso, le proposte dei due studi sono state entrambi ritenute in grado di interpretare perfettamente il brief del cliente su aspetti complementari del progetto.
L’idea di Coima è stata allora quella di offrire ai due studi la possibilità di collaborare e creare il progetto perfetto. Park e Snøhetta hanno raccolto la sfida e lavorato insieme intensamente, affrontando le complessità e sviluppando le dialettiche delle due visioni in gioco. Il nuovo progetto - il primo in Italia per Snøhetta - è frutto di una grande collaborazione, in cui coesistono qualità architettonica e sfida progettuale. Come affermano gli architetti: “un matrimonio combinato perfettamente riuscito”.
Il progetto fonde abilmente architettura, paesaggio e progettazione urbana per creare un edificio generoso e accessibile al pubblico con un impatto ambientale significativamente ridotto. Il progetto è uno dei cinque attualmente in costruzione all'interno dell'area di Porta Nuova a Milano, soggetti a un masterplan più ampio che sarà presentato al pubblico nel 2021.
Invece di optare per la nuova costruzione, Snøhetta e Park Associati hanno scelto di concentrarsi sulla ristrutturazione dell'edificio esistente e sulla creazione di un nuovo spazio urbano all'interno della città.
Attraverso interventi mirati, il progetto ingrandisce e ottimizza le qualità estetiche e strutturali dell'edificio esistente, attingendo alle particolari tipologie architettoniche che Milano esprime.
“Per noi l’edificio più sostenibile è l’edificio già esistente”, sostiene Michele Rossi.
"L'edificio Pirelli 35 è stato accuratamente e consapevolmente riprogettato per esaltare il ruolo sociale e ambientale del progetto. Ogni elemento o soluzione all'interno del progetto ha ricercato l’equilibrio delle due visioni per ottenere questo risultato. Nell'ambito di questa collaborazione internazionale, lo studio Snøhetta è orgoglioso e grato per l'opportunità di contribuire alla vita civile a Milano" aggiunge Kjetil Trædal Thorsen
La ristrutturazione di Pirelli 35 viene realizzata in continuità di scala e sulle linee degli edifici attigui. Vengono aggiunti all’edificio un nuovo volume e creato un attico sospeso sopra il ristorante sul tetto. Sulla via Bordoni, parallela a via Pirelli, viene inoltre creata un’estensione di sei piani, collegata al volume principale da un edificio ponte. Rivestita in una calda terracotta, l'estensione si confronta con la scala più piccola degli edifici residenziali circostanti, creando un contrasto studiato con i pannelli in calcestruzzo rinforzati in fibra di vetro utilizzati per rivestire l'edificio originale.
L'ala centrale dell'edificio esistente viene demolita per generare a piano terra una corte spaziosa e dinamica, arricchita da un giardino. Generose aperture in vetro a tutt’altezza offriranno luce naturale e trasparenza alla corte, abbracciando anche la geometria della sottile colonna doppia colonna che connota il rivestimento della facciata dell’edificio esistente. Un tappeto di pietra ondulato invita il pubblico ad attraversare il sito, unificando allo stesso tempo le diverse sistemazioni e i livelli dei siti più vicini.
L'edificio è organizzato in tre "livelli" visibilmente diversi: il piano terra e il nono piano sono molto trasparenti fornendo un alto grado di accessibilità. I piani da 1 a 8 costituiscono il corpo principale dell'edificio e contengono gli uffici: un luogo di lavoro elegante e sobrio che riflette il linguaggio
architettonico degli edifici per uffici circostanti. Infine l'attico al decimo piano che si libra sopra la terrazza del nono piano creando un punto d’incontro unico con una splendida vista sulla città.
Gli aspetti ecosostenibili dell'edificio sono realizzati attraverso una serie di interventi ponderati.
In tutto l'edificio vengono utilizzati materiali a bassa emissione energetica o materiali riciclati mentre un grande impianto fotovoltaico alimenta una pompa di calore acqua-acqua per la generazione termica.
Un considerevole vantaggio si ottiene anche riutilizzando le strutture in calcestruzzo esistenti, essendo la produzione di cemento un processo ad alta emissione di carbonio. Inoltre, giocando sulla struttura a doppia colonna esistente dell'edificio, la facciata può essere leggermente arretrata per garantire il corretto controllo dell’apporto solare attraverso il disegno delle geometrie maggiormente aggettanti verso il lato sud dei moduli vetrati.
La storia dell'edificio, il raffinato uso dei materiali e l'architettura unica vengono esaltati da questo intervento che reinventa in modo intelligente un edificio più sostenibile socialmente ed ecologicamente.
Il progetto di Park Associati e Snøhetta offre ambienti di lavoro dinamici e accoglienti, si pone come luogo di frequentazione e transito per chi si muove tra il quartiere di Porta Nuova e le zone limitrofe, favorendo l’attività e l’identità di un quartiere che si è già affermato come uno dei maggiori poli di attrazione della città.
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