WPS, Scuola Elementare a Wells
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- 4010 Wells-Mauth, Austria
- Anno
- 2006
Un grande gioco si adagia sul vasto prato al limite del terreno urbanizzato segnato da una lunga fila di casette a schiera, una roggia ed un filare di alberi: una giostra, un circo o più semplicemente un grande tetto sotto il quale trovano posto gli spazi della scuola.
Senza alcuna retorica architettonica o ricerca di monumentalità.
L’edifico interpreta l’insegnamento come uno spazio democratico, domestico nella sua eccezionalità, unitario e multiplo al tempo stesso. E’ il luogo delle relazioni, dove sono sincronicamente presenti tutte le attività e gli spazi-evento. In tal senso lo spazio che costruiamo non si configura, come generalmente accade in strutture di questo tipo, come una sequenza di ambienti e locali caratterizzati da funzioni diverse.
Lo spazio unitario posto sotto l’unica copertura cerca di interpretare le connessioni possibili degli spazi insegnamento, la loro interrelazione e auspicata molteplicità e comunicazione. Gli spazi insegnamento ritagliano uno spazio pubblico molto articolato, destinato alle attività libere con altissima variabilità in termini di dimensione o altezza.
Disponiamo liberamente luoghi caratterizzati da forme o colori diversi all’interno dello spazio: la biblioteca, cuore dell’educazione, che assume la forma evidente di uno spazio quasi liturgico, fortemente caratterizzato dalla luce zenitale; la palestra, che si insinua nello spazio comune ed invita ad una visione costante delle attività che si svolgono al suo interno, è il secondo “oggetto” importante della composizione.
Ma anche gli altri ambienti specializzati si caratterizzano con le loro forme circolari: lo spogliatoio centrale, la zona degli uffici o lo spazio per la distribuzione delle merendine, disegnato come un vero e proprio chiosco che potremmo trovare al parco o al Luna Park.
O i bagni, ambienti sempre relegati all’ombra e qui trasformati in giocattoli luminosi, immersi nella luce dei cavedi centrali.
Le aule sono infine disposte sul lato della circonferenza che sta da Nord-Est a Sud Ovest accogliendo in questo modo la migliore illuminazione possibile durante le ore di permanenza a scuola.
I materiali che intendiamo utilizzare per costruire questo ambiente domestico prediligono innanzitutto il legno, sia nella struttura portante esterna a cavalletti, che nei tamponamenti esterni ed interni.
Gli “oggetti” presenti nello spazio centrale potranno invece essere caratterizzati da superfici colorate su muratura tradizionale o su cartongesso, nel caso della biblioteca.
L’uso sapiente del vetro, posto sempre all’altezza del bambino, permette di lavorare sul tema della interrelazione visiva tra gli spazi, ottenendo superfici trasparenti che legano tra loro gli spazi specializzati attenuando il limite esistente tra le varie attività che si svolgono all’interno della scuola.